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ROMANE WORQ

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Romane Worq 06:04
PRINCIPESSA ROMANE WORQ C’è una storia che lega con un filo invisibile Torino con l’Etiopia e con il rastafarianesimo giamaicano. E’ una storia che pochissimi conoscono e che ha come protagonista una bellissima principessa africana di nome Romane Worq. Era la figlia primogenita del Negus Hailè Selassiè, il Re dei Re, il Ras Tafari per i neri della Giamaica, che videro in lui il Messia liberatore che avrebbe riportato i figli degli schiavi nella loro Madre Africa. Romane era sposata con Merid Bayanè, comandante della resistenza etiope in prima linea contro i fascisti italiani che avevano occupato il suo paese con un’invasione feroce, che utilizzò in modo massiccio gas chimici e stermini di massa. Poco prima della caduta di Addis Abeba, il negus scelse l’esilio volontario in Inghilterra con buona parte della famiglia reale, ma la principessa Romane Worq decise di restare a combattere a fianco del marito. Nel 1937 Merid Bayanè venne catturato dagli italiani e fucilato e la principessa ferita e rapita per ordine di Mussolini e trasferita insieme ai quattro figli maschi nel carcere dell’Asinara, dove Gideon, il figlio più piccolo, morì ad appena due anni di età. Poco più tardi, un sacerdote che era vissuto in Etiopia venne in visita al carcere e riconosciuta la principessa fece in modo che potesse abbandonare l’Asinara e raggiungere Torino. Qui venne accudita dalle suore missionarie della Consolata fino al 1940, quando morì ad appena 27 anni per tubercolosi. Venne sepolta in forma anonima e nel massimo riserbo in un loculo in un’area poco visibile del Cimitero Monumentale di Torino, nel sotterraneo della sesta ampliazione. La lapide portava semplicemente la scritta A una mamma. Nel 1944 morì anche il figlio Chetacceu, che venne sepolto accanto alla madre. IN COLLABORAZIONE CON F.A.R.I., FEDERAZIONE ASSEMBLEE RASTAFARI ITALIA https://www.ras-tafari.com/ ROMANE WORQ Tuo padre è l’Imperatore, si chiama Hailè Selassiè è il Ras Tafari nel Mondo la seconda Incarnazione E tu sei bella davvero, lo sanno tutti in Africa giovane , saggia e sincera una nuova Shahrazād Dimmi che cosa sogni, dimmi in che cosa credi La giustizia del Necessario o la bellezza di quel che vedi Un cambio improvviso di rotta , un’invasione nemica che fa precipitare il male tutto intorno a te. E il Ras che fugge dalla sua terra con il suo seguito ma tu non scappi, rimani, e il tuo uomo insieme a te Dimmi che cosa sogni , dimmi in che cosa credi Rinasci ad ogni caduta , rimani calma e poi ti siedi Tuo padre è l’Imperatore, ma tu non ci sei più forse da un altro Universo hai fatto in modo che nascesse un culto nuovo, un altro anelito di libertà che salvi i popoli oppressi e vessati che salvi tutta la gente Dimmi che cosa sogni , dimmi in che cosa credi La bellezza di quel che vedi , la bellezza/giustizia di quel che vedi (preghiera di Hailè Sellassiè) ROMANE WORQ
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PRIGIONIERA SENZA PAURA GIORNATE INTERE TRA I GINEPRI A CAMMINARE IL VENTO E TUTTO INTORNO IL MARE TRISTE ASINARA QUANTO ANCORA DOVRO' STARE FANTASMA NELLA COLONIA PENALE LA FORZA ANTICA IL RE DEI RE E' ANCORA SVEGLIA DENTRO SANGUE DI SABA E SALOMONE SO CHE NON MI ABBANDONERAI MAI VECCHI PIRATI MI PORTARONO A NAVIGARE UNA CITTA' AI PIEDI DEI MONTI FRA LE NEBBIE OMBRE LUNGHE NELLA PIANURA ANCORA PRIGIONIERA DALLA PELLE SCURA MA ECCO RUGGISCE DENTRO ME LEONE SELVAGGIO IL RE DEI RE FIAMME E GAS SULLA MIA TERRA FIAMME E GAS SULLA MIA GUERRA PERDONARE NON POTRO' CHI VIENE A PORTAR LA GUERRA PER AMMASSARE TERRA SU TERRA MA ECCO RUGGISCE DENTRO ME LEONE SELVAGGIO IL RE DEI RE FIAMME E GAS SULLA MIA TERRA FIAMME E GAS SULLA MIA GUERRA PERDONARE NON POTRO' CHI VIENE A PORTAR LA GUERRA PER AMMASSARE TERRA SU TERRA LO SPAZIO NON VI BASTERA' MAI Luigi Bairo
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Your Nature 04:12
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about

THIS IS AN EXTEMPORARY, ABSOLUTELY DIY PROJECT DEDICATED TO THE MEMORY OF THE ETHIOPIAN PRINCESS ROMANE WORQ SELASSIÉ. GOLDEN POMEGRANATE IS THE ENGLISH TRANSLATION OF HER NAME


C’è una storia che lega con un filo invisibile Torino con l’Etiopia e con il rastafarianesimo giamaicano. E’ una storia che pochissimi conoscono e che ha come protagonista una bellissima principessa africana di nome Romane Worq. Era la figlia primogenita del Negus Hailè Selassiè, il Re dei Re, il Ras Tafari per i neri della Giamaica, che videro in lui il Messia liberatore che avrebbe riportato i figli degli schiavi nella loro Madre Africa. Romane era sposata con Merid Bayanè, comandante della resistenza etiope in prima linea contro i fascisti italiani che avevano occupato il suo paese con un’invasione feroce, che utilizzò in modo massiccio gas chimici e stermini di massa. Poco prima della caduta di Addis Abeba, il negus scelse l’esilio volontario in Inghilterra con buona parte della famiglia reale, ma la principessa Romane Worq decise di restare a combattere a fianco del marito. Nel 1937 Merid Bayanè venne catturato dagli italiani e fucilato e la principessa ferita e rapita per ordine di Mussolini e trasferita insieme ai quattro figli maschi nel carcere dell’Asinara, dove Gideon, il figlio più piccolo, morì ad appena due anni di età.
Poco più tardi, un sacerdote che era vissuto in Etiopia venne in visita al carcere e riconosciuta la principessa fece in modo che potesse abbandonare l’Asinara e raggiungere Torino. Qui venne accudita dalle suore missionarie della Consolata fino al 1940, quando morì ad appena 27 anni per tubercolosi. Venne sepolta in forma anonima e nel massimo riserbo in un loculo in un’area poco visibile del Cimitero Monumentale di Torino, nel sotterraneo della sesta ampliazione. La lapide portava semplicemente la scritta A una mamma. Nel 1944 morì anche il figlio Chetacceu, che venne sepolto accanto alla madre

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released September 6, 2020

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